mercoledì 26 febbraio 2014

[Ascolti] Brunori Sas - Vol. 3 - Il Cammino di Santiago in Taxi


Che poi stiamo qui in Italia a domandarci chi sono le nuove leve, tutta una stampa (poco) specializzata che racconta di nuovi fenomeni ormai ben più che arrivati e insegue le sirene degli ultimi movimenti dei cantanti nazional popolari.
E spiace perchè ci sono cose da seguire ora e adesso, nel loro momento buono.
Ad esempio: Brunori Sas.
Che è difficile dire cosa farà tra dieci anni e se, magari, farà il tour nei palazzetti collezionando sold out a ripetizione.
Ci sarebbe piuttosto da chiedersi, senza esagerare ovviamente, perchè in fondo non siamo già vicini ad uno scenario simile.
Brunori Sas, oggi e con questo disco compie l'ulteriore salto di qualità.
Con un disco che racconta di un felicissimo momento di ispirazione e di una contemporanea, viene da pensare, nuova formazione attorno a sè.
Perchè Volume tre è insieme un disco d'autore, un disco rock, un disco divertente, un disco serisissimo, addirittura si concede una jam session strumentale (Il Manto Corto, coda in musica de Il Santo Morto) e non smette di stupire canzone dopo canzone.

Nonostante il titolo c'è meno viaggio di quello che si può pensare e pure un pò meno nostalgia rispetto ai precedenti dischi, che raccontava storie e personaggi di una Italia un pò lontana e patinata (Guardia 82). C'è molto invece di oggi, con la programmatica Arrivederci Tristezza in apertura a farsi seguire da un grande tris: Mambo Reazionario (un futuro inno giovanile?) il già singolo Kurt Cobain e la splendida Le Quattro Volte a raccontare l'ansia che colpisce tutti i noi, anno dopo anno, a vedere sempre davanti qualcosa ancora da fare prima di potersi rilassare e godere la meritata pace.
E poi il tema delicato (e rude) di Pornoromanzo, che racconta il desiderio violento di un prof per una giovane studentessa (e quanta solitudine e rabbia c'è nei versi finali e se poi ti farò male  / non mi condannare  / è pur sempre amore  / beh,che c'è?  / cos'hai da piangere?  /Se tu muori,morirò con te).

Molto probabilmente uno dei dischi più belli degli ultimi anni, che lascia con la dolente Sol come son sol (e allora Arrivederci Tristezza è un nuovo inizio?) a raccontare di un amore svanito prima di essere goduto.
Si diceva della musica italiana.
Dopo questo disco una certezza: Brunori Sas è oggi  uno dei protagonisti principali, sarebbe un peccato non accorgersene.



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