mercoledì 31 luglio 2013

[Serie Tv] Orphan Black




Probabilmente la sorpresa televisiva di questi mesi?
Facciamo in modo di togliere il punto di domanda.
Se una volta il Canada era famoso come set cinematografico (ad esempio Vancouver, frequentemente teatro dei set di importanti produzioni dei vicini Stati Uniti, per varietà geografica e costi minori) negli ultimi tempi il paese sta inziando a prendersi responsabilità e conseguenti meriti.
Ricordando anche il discreto Continuum iniziato la scorsa estate, il 30 Marzo di quest'anno ha preso il via Orphan Black, produzione canadese per BBC America.
Non poco importante l'ultimo dato: nessuna stagione lunga, dieci soli (e solidi) episodi in rispetto ad una tradizione della BBC inglese (e della serialità inglese) che preferisce puntare su intensi nuclei di 3-6-10 episodi per annata.
Nessun filler, insomma (le puntate che servono ad allungare il brodo) e Orphan Black non fa eccezione.

Ci troviamo così catapultati in una città contemporanea, con Sarah che arriva in una stazione in tempo per vedere una ragazza fissarla per un attimo e poi gettarsi sotto un treno in arrivo.
Ma non è una ragazza qualsiasi: pare praticamente una gemella.
Sarah (intuiamo non essere una novità per lei) ruba la borsa della ragazza e va a casa della stessa, dove si ritrova con la possibilità di andare a riscuotere 75mila dollari, grazie alla somiglianza con la morta.
Ma non è una storia di truffa perfetta nè (come parrebbe all'inizio) una storia di creazione di nuova identità sotto mentite spoglie.
Sarah sta scappando si, ha avuto problemi si, si ritrova riconosciuta come la ragazza morta (e ancora non identificata) che scopre essere una poliziotta.
 Ma nella sua vita reale ha una figlia sotto custodia da una misteriosa signora S. e un delizioso fratello gay, Felix, alleggerimento comico della serie ma anche importante spalla morale (nei limti del personaggio).
Ma non è nemmeno questa la vera trama, senza rivelare troppo.
La vera trama sta nell'esistenza di molte "Sarah", ragazze uguali che per qualche motivo sono intrecciate tra loro, seguita dallo spettatore dalla visione di una Sarah creduta Elizabeth (la poliziotta suicida) perfettamente disorientata in un mondo di gemelle, cloni e relazioni avviate assolutamente straniante.
Quello che segue non è giusto rivelarlo, ma è impossibile non elogiare una più o meno sconosciuta Tatiana Maslany capace di impersonare più personaggi (le gemelle) in maniera assolutamente perfetta: dall'accento alle movenze, al mix quando impersona una che si finge l'altra, emerge puntata dopo puntata con una prova maiuscola degna, verosimilmente di non pochi premi nei prossimi mesi.

Se ci aggiungiamo una sceneggiatura perfetta, adrenalinica, capace di non perdersi in rallentamenti e far succedere in dieci puntate quello che in certe serie succede in due o tre annate, viene da essere felici della conferma di una seconda stagione in arrivo il prossimo marzo.
Assolutamente una visione consigliata e si, la sorpresa televisiva di questi mesi.

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